Avere un blog ed esser famosi conviene sempre? Il caso Sabina Guzzanti


Chi non è di Roma forse non lo saprà ma, di questi tempi, la cronaca di Roma dei vari giornali riporta cause ed effetti di una importante truffa che in questi anni è stata perpetrata a vari vip, principesse e politici locali. Qua trovate tutte le info del caso.
Tra i truffati risulta anche Sabina Guzzanti, paladina della sinistra che, all'interno del suo blog, ammette di essere stata infinocchiata per circa 400 mila euro.

Fonte: mentecritica.net
Apriti cielo! I lettori del blog si sono spaccati in due e i più critici le hanno contestato di parlare bene e razzolare male, soprattutto in riferimento al suo orientamento politico che contrasterebbe con l'investimento di capitale in stile Berlusconi.

Ora arrivo al punto che oggi, ovviamente, nulla ha a che fare col vino ma sicuramente c'entra con i blog in generale.

La Guzzanti, che forse era abituata ad essere solo adulata e mai contestata dai suoi lettori, risponde alle proteste pubblicando sul blog una lettera con cui attacca i dissidenti scrivendo testualmente "...e voi qui sotto svitatelli miei che dire? vi perdono perché non sapete di che parlate e perché parlate. sfogatevi ancora un poco e poi sfogatevi su qualcos’altro quando vi sarete annoiati. le palle per prendervela con chi dovreste non ce l’avete. mi rendo conto che vi sentiate delle merde e non vi do torto.
So che vi imbestialirete ancora di più ma fatevi questa domanda: se volessi lisciarvi e blandirvi, credete che non ne avrei la capacità? non vi voglio respingere. se continuerete a frequentarci piano piano sono sicura che ci potremo capire. per adesso però siete impresentabili. se volete diventare persone civili c’è tanto lavoro da fare, dovete essere molto tenaci". 

Non solo, ad una recente intervista sul Corriere della Sera definisce come ossessionati i commentatori dei blog, in generale.

Tralasciando ogni commento sul fatto di cronaca, la vicenda pone un importante interrogativo per chi, come me, ha un blog: perchè aprire un blog?

Percorsi Di Vino per me è una sorta di diario personale che ho voluto condividere con chi avesse la stessa mia passione: il vino. 
Un wine blog e non un freddo sito internet perchè amo leggere anche le opinioni dei miei pochi lettori, è bello scambiarsi idee e, nei limiti della decenza, critiche perchè tutto ciò mi può aiutare a crescere culturalmente.
Chi ha un blog spesso è troppo abituato a ricevere elogi da lettori che vengono coccolati e preservati come pietre preziose. 

E quando le cose vanno male? Siamo tutti ossessionati e rompipalle?

Ma apriti una Fanzine no!?!!?

11 commenti:

Marco Riva ha detto...

Aprire un blog per poter creare interessanti discorsi...
Sentirsi partecipi di una realtà dove la tua passione può essere condivisa e/o anche fare scoprire a qualcun'altro cose che non ha mai visto/provato e viceversa.
Per mettersi in discussione e crescere dai propri errori e gioire delle proprie vittorie..

Ciao!

Titty ha detto...

Il fatto è che io e te scegliamo di avere un blog per condividere passioni, umori, idee e critiche.
I VIP devono avere un blog per lavoro.
Altrimenti non sarebbero più VIP.
E non c'è nulla di più brutto che dover condividere qualcosa quando non ti va.
Ah, sì. Forse c'è. E' il confronto con chi ha idee diverse. Se poi queste idee vengono fatte a "casa" tua forse ti senti punto nell'intimo, ma il confronto, anche dal vivo, dovrebbe mantenersi civile. Da tutte le parti.

Paolo Cianferoni ha detto...

Un blog è semplicemente un blog, nulla di più. Non si può pensare di fare business con un blog. Personalmente non mi interessano nemmeno il numero degli accessi, non ho contatori...
quindi: chi se ne frega delle valutazioni degli altri, si fa perchè si ha voglia di farlo, si ha voglia di comunicare, internet lo permette.

Titty ha detto...

Mi rendo conto di aver affrontato l'argomento con troppa leggerezza e senza dare molte spiegazioni.
Mettiamola così: i VIP perdono parte della loro privacy per lavoro.
Nell'era di internet, quando anche noi non-VIP abbiamo deciso di perdere parte della nostra privacy utilizzando blog, social network, forum e tutto quel che riguarda il web, un VIP deve avere il suo sito e il suo blog per dialogare con chi lo segue. Non solo perché è bello, ti può suggerire idee, si possono creare sinergie, ma anche perché il nuovo FAN vuole questo. Si aspetta un sito, una biografia, delle informazioni, si aspetta di poter "parlare" con l'attore, il cantante, il pittore, lo scrittore, il giornalista di turno.
E' il nuovo umanesimo.
Ma oltre alla componente sociale c'è anche quella economica. Se il fan viene deluso ne risente la platea a teatro o al cinema.
Il discorso è molto lungo e l'ho trattato veramente in maniera mooolto sintetica. Perdonatemi,non voglio annoiare, bensì dare un'interpretazione al fatto.

Andrea Petrini ha detto...

Io avevo in mente un discorso più generale e cioè: cosa succede se il blogger viene criticato dai suoi followers per una sua scelta?
A me la cosa che ha dato fastidio è stato il fatto che, quando tutto va bene, i "fan" sono meravigliosi mentre appena ti criticano diventano "pesanti" e ossessivi.
Delle due l'una: o scegli la vita condivisa oppure scegli la privacy

Titty ha detto...

Eh già. Bisognerebbe essere più diplomatici, tutti, non solo i VIP. Ma sono tanti quelli che non lo sono, come anche Andrea Scanzi. Credo sia carattere, c'è chi si accende subito, anche su un blog.

Andrea Petrini ha detto...

Cosa ha fatto il buon Scanzi?

Titty ha detto...

Andrea Scanzi ha l'abitudine a infervorarsi e a rispondere "male" a chiunque abbia idee diverse dalle sue. Come la Guzzanti, insomma. Adesso, sul blog di micromega non lo fa più, ma su facebook si è lasciato andare abbastanza al sarcasmo contro chi controbatteva alle sue idee. Esattamente come la Guzzanti.
E' carattere. Certo, non è una scusa, ma credo che rientri l'idea del "questo è il mio blog, se non ti piace quel che dico...aria".

Andrea Petrini ha detto...

E' anche vero che al giorno d'oggi il ruole del commentatore dei vari forum e blog sembra esser diventato quasi una professione, un pò come gli ospiti alle trasmissioni che parlano di tutto non conoscendo nulla. su questo scriverò un post a breve :)

Titty ha detto...

Andrea il ruolo del commentatore di forum e blog è un lavoro.
Gran parte del Social Marketing si basa su questo :)
Ora però un consiglio, da blogger a blogger: cosa faresti tu se come è successo a me ti ritrovi uno che parla di religione nella sezione del tuo blog che ti descrive?
Sto pensando di non rispondere più. In effetti mi lascia senza parole.

Andrea Petrini ha detto...

Non rispondere e basta, di matti ce ne sono fin troppi in giro :)