Il sogno di tre fratelli calabresi: l'Acino Vini


La Calabria ultimamente è al centro di un dinamismo enologico molto interessante che sta dando vita a prodotti di grande personalità e scarsa omologazione. Il primo produttore che mi viene in mente in questo caso è Francesco De Franco con la sua A’ Vita ma altri giovani vignaioli stanno cercando di uscire dal guscio creando dei progetti assolutamente da seguire. 

L’AcinoVini, un nome una garanzia, è il sogno di tre fratelli calabresi che da pochissimi anni hanno avviato un’azienda vitivinicola con l’intento di dare nuovo lustro ad alcuni grandi vitigni calabresi ormai quasi dimenticati.
Sulle aspre colline calabresi di San Marco Argentano (CS), a ridosso della piana di Sibari, su terreni ricchi di argilla e minerali vengono allevati due antichi vitigni autoctoni: il mantonico pinto (bacca bianca) e il magliocco (bacca rossa).

 
Durante queste serate estive ho avuto l’occasione di provare in Mantonicoz 2009 (mantonico 100%) e il Toccomagliocco 2008 (magliocco 100%). 
Il primo si presenta con un colore giallo paglierino non troppo carico (a differenza della 2008) e colpisce per una vena minerale di grande eleganza a cui seguono sentori di paglia, pera e susina gialla. In bocca è fresco, dinamico, di grande sapidità, non particolarmente persistente ma, tutto sommato, è un vino che si lascia bere più che piacevolmente. 
Nota tecnica: il mosto ha fermentato per il 90% in botti d’acciaio inox temocondizionate, ed il restante 10% in tonneaux di rovere. Maturazione: 6 mesi in botti d’acciaio inox per il 90%, ed altrettanti in tonneaux di secondo e terzo.


Il Toccomagliocco 2008 al bicchiere si presenta di colore rubino intenso, molto concentrato, e come il mantonico si fa apprezzare per un’anima minerale che spazia dalla grafite al ferro arrugginito a cui si affiancano in successione profumazioni di visciola, tabacco, frutti di rovo, tabacco dolce. In bocca la sapida mineralità la fa da padrone assieme ad un tannino bello scalpitante e ad un calore alcolico ancora in via di definizione. Media persistenza.
Nota tecnica: il mosto ha fermentato in botti d’acciaio e la macerazione è durata 8 giorni. Maturazione: 3 mesi in botti d’acciaio inox e 6 mesi in botti di rovere di secondo e terzo passaggio. 

Fonte: Enoiche Illusioni
Tra i due vini, indubbiamente, ho preferito il Mantonicoz perché maggiormente ricco di personalità e prospettive future. Certo, venderlo a scaffale a 15 euro non è facilissimo visto che a quelle cifre la concorrenza con certi vini è davvero durissima (il Cirò A’ Vita costa meno di 10 euro).  Da rivedere, pertanto, il rapporto q/p.

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