Da Angelina a Parigi


A due passi dal Louvre e dai Jardin des Tuileries c'è un indirizzo che i buongustai di tutto il mondo conoscono a memoria : 226 Rue de Rivoli. Qui vi aspetterà Angelina, non una semplice pasticceria o sala da tè, ma una vera e propria bottega del lusso goloso che fin dal 1903 rappresenta il punto di riferimento di tutti i gourmet parigini a partire da Proust fino ad arrivare a Coco Chanel ed altri grandi stilisti francesi.
Questa premessa è d'obbligo perchè già dall'entrata si capisce che Angelina è una sorta di boutique del dolce che attenterà al nostro portafoglio in maniera molto subdola. 

Fonte: marieclaire.co.uk
Se non siete interessati a mettervi seduti nella bella sala in stile Belle Epoque per consumare il famoso cioccolato caldo in tazza o il Mont Blanc, potete farvi un giro nella piccola sala vendita dove potrete trovare tutta la produzione pasticcera che, vi anticipo, metterà a dura prova il vostro tasso glicemico tra macarons, croissants e piccola pasticceria varia.


Visto che a Parigi non vado spesso e ho bisogno di calorie dopo aver fatto tutti gli scalini della Tour Eiffel, ho deciso di entrare direttamente in sala per provare sia la famosa cioccolata calda di Angelina, "L'Africain", sia il Mont Blanc, un delizioso dolce al cucchiaio costituito da un cuore di meringa ricoperto di panna montata e "spaghetti" a base di purea di marroni. Per la serie facciamoci del male!
La cioccolata calda, ottenuta da miscele di cacao africano selezionatissime, vi verrà servita all'interno di un bricco assieme ad una coppetta di squisita panna montata. Il costo di 7,5 euro per la tazza è sicuramente elevato ma ne vale la pena.

La famosa cioccolata in tazza di Angelina
Il Mont Blanc è l'altra grande specialità di Angelina e, visto che se ne vendono 600 pezzi al giorno, ci sarà un perchè. Io e il mio fegato l'abbiam scoperto nonostante questa "pallina" costi circa 8 euro..

Il Mont Blanc
Il Mont Blanc "azzannato"
Piccola nota riguardo il servizio: gentile e veloce, forse un pò troppo per i miei gusti visto che dopo un quarto d'ora la solerte cameriera mi porta già il conto come a dire:"Sbrigati a mangiare che qua siamo una macchina da soldi e non possiamo aspettare troppo tempo....".

La sala
Uscendo, un pò infastidito per il servizio, mi rendo conto che Angelina forse ha perso quell'aura di romanticismo che oggi vorrebbe ancora avere perchè, in tutto e per tutto, il suo nome è diventato un vero e proprio brand internazionale "acchiappaturisti" col quale marchiare ogni cosa, dai macarons fino agli abiti per neo pasticceri in vendita all'uscita del locale. Dite che l'iperglicemia mi fa diventare troppo critico?

2 commenti:

gianni femminella ha detto...

I locali quando sono diventati troppo famosi sono già finiti. Le esperienze vere sono quasi sempre quelle della scoperta casuale di luoghi ai più sconosciuti, che una addizione di fattori rende, in un determinato momento, unici e speciali.

Andrea Petrini ha detto...

hai ragione Gianni, drammaticamente ragione