Le Cinciole - Chianti Classico 2011

Parlando di Chianti Classico spesso e volentieri la (sotto)zona di Panzano, per via del suo microclima caldo e asciutto, è stata spesso associata ad un'idea di vino più alcolico e strutturato rispetto ad altri territori più "freschi" come, ad esempio, quello di Lamole o di Radda in Chianti. 
Siamo davvero sicuri che a Panzano ogni azienda produca solo Chianti Classico di tipo "boteriano"? Beh, se si conosce un minimo il territorio, comprese le aziende che vi operano, la risposta deve essere assolutamente negativa e una delle tante eccezioni che confermano la regola è rappresentata dai Chianti Classico del Podere Le Cinciole.
L'azienda, gestita da Luca e Valeria Orsini, attualmente si estende per circa 30 ettari di cui 13 a vigneto specializzato (11 in produzione) mentre sono 5 quelli destinati alla coltivazione dell'olivo con circa 1000 piante.

Luca e Valeria Orsini

Ciò che contraddistingue i vini de Le Cinciole è sicuramente la posizione dei suoi vigneti che si trovano ad una altitudine compresa tra i 430 e i 470 mt slm con esposizione sud-est e pendenza media del 15% anche se una parte consistente dei vigneti, circa 4 ettari su 13, hanno esposizione sud-ovest e sono localizzati su di un altro versante rispetto allo spartiacque orografico.
L'altro fattore caratterizzante i vini de Le Cinciole riguarda la tipologia del terreno su cui poggiano le vigne che, geologicamente, è composto essenzialmente da pietraforte ovvero una pietra arenaria di grana fine con cemento carbonatico tipica delle costruzioni dell'edilizia fiorentina come, ad esempio, Palazzo Vecchio.

Foto: imgkid.com

Oltre all'IGT Toscana "Camalaione" prodotto da un sapiente blend cabernet sauvignon, syrah e merlot, l'azienda basa la sua produzione su due storici vini rappresentati da  "Le Cinciole", Chianti Classico annata, e il "Petresco" che rappresenta il Chianti Classico Riserva proveniente dalla selezione di sangiovese proveniente dai migliori vigneti.

Questa piccola introduzione al micromondo di Podere Le Cinciole rende più evidente come i loro Chianti Classico abbiamo un timbro poco panzanese e tutto ciò risulta molto evidente sul Chianti Classico "Le Cinciole" 2011 che poco tempo fa ho degustato nel corso del Master sul Chianti Classico tenuto dal mio amico Armando Castagno.
Il vino, sangiovese con una piccola percentuale di canaiolo, rappresenta un bellissimo esempio di classicità chiantigiana e, se lo dovessi raffigurare, non farei altro che disegnare una leggiadra ballerina di danza classica che si muove all'interno di un teatro maestoso e barocco. 



All'olfattiva il vino incarna calore e fulgore ma la luce di cui è composto è quasi nordica, scalda ma non arde, è un caloroso abbraccio sensoriale che, se chiudessi gli occhi, ti porterebbe all'interno di una vegetazione rigogliosa e prettamente primaverile caratterizzata dalla presenza di viola e lavanda e dalla compartecipazione di toni boschivi che prendono la forma della felce e della corteccia. La frutta di bosco, tipica dei vini di Panzano in Chianti, è solo un timido ricordo.
Il sorso è incantevole per energia e, soprattutto, per un equilibrio sopraffino dove la parte acido/sapida del vino, evidentissima grazie alla presenza di vigne in "quota" poggiate su pietraforte, fornisce al Chianti una scorrevolezza di beva e una golosità da primato. 
Difficile spiegare tutto questo a parole, più facile sicuramente comprare la bottiglia e verificare di persona cercando di evitare di terminare il contenuto in un amen.

Piccola nota tecnica per quanto concerne vinificazione ed affinamentole uve attentamente selezionate vengono vendemmiate a mano e dopo essere state diraspate e delicatamente pigiate, vengono vinificate in tini di cemento per 15 giorni. Durante il naturale svolgimento della fermentazione alcolica i mosti vengono continuamente controllati al fine di non superare i 28C°. Al termine della fermentazione alcolica si procede alla svinatura ed al trasferimento in altri tini per lo svolgimento della fermentazione malolattica che generalmente si conclude entro la fine di dicembre. Successivamente il vino viene travasato in botti di rovere francese di media capacità (20hl.) dove trascorre circa 12 mesi di invecchiamento. 

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