Tre Bicchieri Toscana 2016 Gambero Rosso

Bolgheri Rosso Sup. ’12 - Podere Sapaio 
Bolgheri Rosso Sup. Grattamacco ’12 - Podere Grattamacco 
Bolgheri Rosso Superiore Atis ’12 - Guado al Melo 
Bolgheri Sassicaia ’12 - Tenuta San Guido
Bolgheri Sup. Ornellaia ’12 - Tenuta dell’ Ornellaia 
Bolgheri Sup. Rosso Castello di Bolgheri ’12 - Castello di Bolgheri 
Brunello di Montalcino ’10 - Baricci 
Brunello di Montalcino ’10 Biondi Santi - Tenuta Il Greppo 
Brunello di Montalcino ’10 Brunelli - Le Chiuse di Sotto 
Brunello di Montalcino ’10 - Canalicchio di Sopra 
Brunello di Montalcino ’10 - Caprili 
Brunello di Montalcino ’10 - Castello Romitorio 
Brunello di Montalcino ’10 - Le Chiuse 
Brunello di Montalcino ’10 - Collelceto 
Brunello di Montalcino ’10 - Fattoi 
Brunello di Montalcino ’10 - Fuligni 
Brunello di Montalcino ’10 - Piancornello 
Brunello di Montalcino ’10 - Poggio di Sotto 
Brunello di Montalcino ’10 - Tenuta Le Potazzine 
Brunello di Montalcino ’10 - Uccelliera 
Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie ’10 - Il Marroneto 
Brunello di Montalcino V. Loreto ’10 - Mastrojanni 
Brunello di Montalcino V. V. ’10 - Siro Pacenti 
Brunello di Montalcino V. V. ’10 - Le Ragnaie 
Carmignano Ris. ’12 - Piaggia 
Cepparello ’12 - Isole e Olena
Chianti Cl. ’13 - Badia a Coltibuono 
Chianti Cl. ’13 - Bandini - Villa Pomona 
Chianti Cl. ’13 - Borgo Salcetino 
Chianti Cl. ’11 - Castell’in Villa 
Chianti Cl. ’13 - Castello di Volpaia 
Chianti Cl. ’12 - Le Cinciole 
Chianti Cl. ’12 - Villa Le Corti 
Chianti Cl. ’12 - Podere Val delle Corti 
Chianti Cl. Brancaia ’13 - Brancaia 
Chianti Cl. Bugialla Ris. ’12 - Fattoria Poggerino 
Chianti Cl. Gran Sel. ’11 - Tenuta di Lilliano 
Chianti Cl. Il Grigio da San Felice Gran Sel. ’11 - San Felice 
Chianti Cl. Il Poggio Ris. ’10 - Castello di Monsanto 
Chianti Cl. Il Solatio Gran Sel. ’11 - Castello d’Albola 
Chianti Cl. Lamole di Lamole Et. Blu ’12 - Lamole di Lamole 
Chianti Cl. Ris. ’12 - Castello di Radda 
Chianti Cl. Rocca Guicciarda Ris. ’12 - Barone Ricasoli 
Chianti Cl. Sergio Zingarelli Gran Sel. ’11 - Rocca delle Macìe 
Chianti Cl. Villa Cerna Ris. ’12 - Famiglia Cecchi 
Chianti Rufina Lastricato Ris. ’11 - Castello del Trebbio
Colline Lucchesi Tenuta di Valgiano ’12 - Tenuta di Valgiano 
Cortona Syrah Il Castagno ’12 - Fabrizio Dionisio 
Dedicato a Walter ’12 -Poggio al Tesoro 
Do ut des ’12 - Fattoria Carpineta Fontalpino 
Duemani ’12 - Duemani 
Flaccianello della Pieve ’12 - Fontodi 
Galatrona ’12 - Fattoria Petrolo 
Grenache Oltreconfine ’13 - Bruni 
I Sodi di S. Niccolò ’11 - Castellare di Castellina 
Le Pergole Torte ’12 - Montevertine 
Lupicaia ’11 - Castello del Terriccio 
Maremma Toscana Baffo Nero ’13 - Rocca di Frassinello 
Maremma Toscana Podere San Cristoforo ’13 - Podere San Cristoforo 
Maremma Toscana Rocca di Montemassi ’13 - Rocca di Montemassi 
Mix36 ’11 - Castello di Fonterutoli 
Montecucco Sangiovese Lombrone Ris. ’11 - Colle Massari 
Morellino di Scansano Calestaia Ris. ’11 - Roccapesta 
Morellino di Scansano Madrechiesa Ris. ’12 - Terenzi
Nobile di Montepulciano ’12 - Avignonesi
Nobile di Montepulciano Asinone ’12 - Poliziano
Nobile di Montepulciano I Quadri ’12 - Bindella 
Nobile di Montepulciano Il Nocio ’11 - Poderi Boscarelli 
Nobile di Montepulciano Ris. ’11 - Tenute del Cerro 
Nobile di Montepulciano Salco ’11 - Salcheto 
Oreno ’12 - Tenuta Sette Ponti 
Orma ’12 - Podere Orma 
Paleo Rosso ’12 - Le Macchiole 
Petra Rosso ’12 - Petra 
Terre di Pisa Nambrot ’12 - Tenuta di Ghizzano 
Tramonto d’Oca ’10 - Poggio Bonelli
Vernaccia di S. Gimignano Carato ’11 - Montenidoli 
Vernaccia di S. Gimignano l’Albereta Ris. ’12 - Il Colombaio di Santa Chiara 
Vin Santo di Carmignano Ris. ’08 - Tenuta di Capezzana

Toscana IGT Le Stinche 2014 – Fattoria di Lamole per il VINirdì di Garantito IGP

di Carlo Macchi



A casa. Devi provare un bianco di zona rossa. Cioè un sauvignon-chardonnay di Lamole e del 2104. Tentenni, traccheggi, ma alla fine metti in frigo. 

L’apri e l’odore di pesca gialla inonda la cucina. Assaggi e rimani a bocca aperta. 

Finisci la bottiglia difendendola da moglie e figli che vorrebbero riassaggiarlo.

Fattoria di Lamole è a Greve in Chianti (Fi)  




Da Pietro a Castiglione delle Stiviere: ottima cucina con ottimi prezzi - Garantito IGP

Se c'è un locale che amo, in cui mi trovo perfettamente a mio agio, mangio sempre bene, trovo sempre due cari amici che mi coccolano, questo è l'Osteria da Pietro a Castiglione delle Stiviere.
Penso che come inizio non lascio spazio a dubbi sulla considerazione che ho di questo locale.
Da quando il ristorante è stato aperto nel 1999 non c'è stata una volta (e ci avrò mangiato non meno di 100 volte) in cui mi sia alzato da tavola non soddisfatto.

Pietro e Fabiana
In effetti ( lo confesso) Pietro e Fabiana sono oramai dei carissimi amici ma quest'articolo non è per fare un favore a loro ma a voi, se seguirete il mio consiglio e andrete a mangiare in quelle sale luminose e accoglienti, ben arredate e con un tocco di familiarità che non guasta mai. 
Dal 1999 Pietro in sala e Fabiana (aiutata ogni tanto dalla inossidabile madre di Pietro) in cucina, propongono piatti concreti della tradizione mantovana accanto a preparazioni che strizzano l'occhio ad altre tradizioni gastronomiche.
Io consiglierei di partire con il luccio in salsa di olive nere, capperi e prezzemolo o le imperdibili (quando ci sono) lumache con erbette, pomodorini e polenta. Tra i primi prenderei i tortelli di zucca o i capunsei con pomodoro fresco e timo. In inverno non dovete perdervi i il foiolo con verdure e crema di fagioli o il rognone di vitella con pepe nero. D'estate invece la scelta potrebbe cadere sulle sardine di lago con prezzemolo, aglio e ratatouille di zucchine e melanzane o su delle seppie scottate, pomodoro e piselli.
Siamo di fronte ad una cucina dove la tradizione riesce a regnare sovrana pur se ingentilita e "alleggerita" con sapienti tocchi. Merito naturalmente della Fabiana che, oltre ad aver sposato Pietro e avergli dato due meravigliosi figli, si prende cura della cucina. 


Attenzione: "alleggerire" non vuol dire togliere sapore ai piatti ed alle materie prime ma solo esaltarli al meglio sposandoli a prodotti non della tradizione. Gustando gli agnolotti di piccione con fegato grasso d'oca il concetto si capirà al volo.
E anche al volo si capirà che L'Osteria da Pietro è un locale dove si mangiano piatti di grande livello spendendo cifre di basso livello. Da questo punto di vista negli anni il locale si è evoluto, arrivando oggi a proporre per pranzo dei menu veloci a prezzi veramente popolari, mentre la sera a cena un menu completo tocca raramente i 50 euro.
E veniamo alla passione di Pietro, la carta dei vini. Qui si spazia dalla Borgogna allo Champagne, passando attraverso grandi nomi italiani, ma se intendete bere solo un buon calice di vino o un semplice e piacevole vino locale, Pietro vi consiglierà sicuramente il vino giusto al prezzo giustissimo.



Uscirete dal locale a panza (e portafoglio) piena, ma non voglio essere ringraziato...

Osteria da Pietro
Via Chiassi 19, Castiglione delle Stiviere (MN) 


I Tre Bicchieri 2016 Veneto del Gambero Rosso

Il Veneto è una delle regioni più importanti per il vino di qualità, forte di denominazioni che non conoscono crisi, come Prosecco o Amarone della Valpolicella, e di tante piccole e grandi denominazioni dove i produttori si sono imposti standard qualitativi molto alti.

La glera occupa la maggior parte delle vigne orientali, poi lascia spazio alle varietà bordolesi, da secoli presenti in gran parte del Veneto centrale. Nella provincia di Verona le uve tradizionali sono tantissime, dalla garganega a Soave e Gambellara fino alla corvina e il cortese sulle sponde del Garda.

Il Prosecco è uno straordinario traino per tutto il comparto, ma colpiscono per qualità e continuità anche aziende che puntano sulle varietà bordolesi: Serafini & Vidotto sul Montello, Piovene Porto Godi sui Colli Berici, Emo Capodilista sugli Euganei e i cugini Zonta a Breganze danno l’idea di come merlot e cabernet ben si sposino a questa parte di regione.


L’ottima vendemmia 2013 ha dato risultati di livello a Soave, e insieme alle aziende storiche ci sono le new entry di quest'anno: Marcato e la Cantina Sociale di Monteforte, dove Gaetano Tobin ha imposto negli anni un importante cambio di passo.

In Valpolicella molte novità, con il ritorno sul gradino più alto del podio di aziende che da qualche anno mancavano e la presenza di produttori che si aggiudicano i Tre Bicchieri per la prima volta, come la piccola Villa Spinosa, o I Campi, non al primo riconoscimento, ma per la prima volta premiata con un rosso.

Ci sono poi grandi risultati da denominazioni meno ingombranti, il Custoza Ca’ del Magro di Monte del Frà e il Bardolino de Le Vigne di San Pietro, e poi ancora il piccolo ma straordinario mondo di vini dolci, in cui svettano ancora una volta il Cristina di Roeno e l’Alpianae di Vignalta.

Il premio di Azienda dell'Anno quest'anno va a un'azienda veneta, Allegrini, per la capacità imprenditoriale e qualitativa che ha saputo infondere in ogni progetto, bandiera del Made in Italy nel mondo. 

Ecco l'elenco dei Tre Bicchieri 

Amarone della Valpolicella ’10 - Marion 
Amarone della Valpolicella Campo dei Gigli ’11 - Tenuta Sant’Antonio 
Amarone della Valpolicella Cl. ’11 - Allegrini 
Amarone della Valpolicella Cl. ’07  - Cav. G. B. Bertani 
Amarone della Valpolicella Cl. ’06 - Giuseppe Quintarelli 
Amarone della Valpolicella Cl. Campolongo di Torbe ’09 - Masi 
Amarone della Valpolicella Cl. Casa dei Bepi ’10 - Viviani 
Amarone della Valpolicella Cl. Monte Ca’ Bianca ’10 - Lorenzo Begali 
Amarone della Valpolicella Cl. Sergio Zenato Ris. ’09 - Zenato 
Amarone della Valpolicella Cl. Vign. di Ravazzol ’11 - Ca’ La Bionda 
Amarone della Valpolicella Cl. Vign. Sant’Urbano ’11 - Viticoltori Speri 
Bardolino ’14 - Le Vigne di San Pietro 
Breganze Cabernet Vign. Due Santi ’12 - Vigneto Due Santi 
Cartizze V. La Rivetta - Villa Sandi 
Colli Berici Cabernet Vign. Pozzare ’12 - Piovene Porto Godi 
Colli Euganei Cabernet Sauvignon Ireneo ’12 - Conte Emo Capodilista La Montecchia 
Colli Euganei Fior d’Arancio Passito Alpianae ’12 - Vignalta 
Cristina V. T. ’12 - Roeno 
Custoza Sup. Amedeo ’13 - Cavalchina 
Custoza Sup. Ca’ del Magro ’13 - Monte del Frà 
Lugana Molceo Ris. ’13 - Ottella 
Montello e Colli Asolani Il Rosso dell’Abazia ’12 - Serafini & Vidotto 
Soave Cl. Ca’ Visco ’14 - Coffele 
Soave Cl. Calvarino ’13 - Leonildo Pieropan 
Soave Cl. Le Bine de Costiola ’13 - Tamellini 
Soave Cl. Monte Alto ’13 - Ca’ Rugate 
Soave Cl. Pigno ’13 - Marcato 
Soave Cl. Staforte ’13 - Graziano Prà 
Soave Sup. Il Casale ’14 - Agostino Vicentini 
Valdobbiadene Brut Prior ’14 - Bortolomiol 
Valdobbiadene Brut Rive di Col San Martino Cuvée del Fondatore Graziano Merotto ’14 - Merotto 
Valdobbiadene Brut V. V. ’14 - Ruggeri & C. 
Valpolicella Cl. Sup. Ripasso Jago ’11 - Villa Spinosa 
Valpolicella Cl. Sup. Ripasso Pojega ’13 - Guerrieri Rizzardi 
Valpolicella Sup. ’13 - Musella 
Valpolicella Sup. Ripasso Campo Ciotoli ’13 - I Campi

Tre Bicchieri 2016 Friuli Venezia Giulia Gambero Rosso

24 Tre Bicchieri e oltre metà per vini del 2014: i produttori del Friuli Venezia Giulia sanno il fatto loro se hanno saputo interpretare la vendemmia passata con questi risultati. Ovviamente ad appannaggio dei bianchi, a parte il caso isolato del Sacrisassi ’13. Sono tanti, differenti per tipologie di vinificazione e vitigni. Tra i Tre Bicchieri c'è anche il miglior Bianco dell'Anno: il Friulano 14 di Schioppetto, un indiscusso pioniere della vitivinicoltura regionale di qualità, che proprio cinquant’anni fa imbottigliava le sue prime etichette.

Conferma la bella prestazione dello scorso anno l'ultima vendemmia del Pinot Bianco, in diverse aree della regione: nel Collio, sui Colli Orientali e nelle Grave.


Unanimi consensi anche per la Malvasia Istriana sia per la freschezza di alcune versioni, come il Collio di Doro Princic e Ronco dei Tassi, sia per la fragranza di altre più elaborate, come Kante e de Il Carpino di annate precedenti.

Conferme e new entry per lo Chardonnay, per il Pinot Grigio e la Ribolla Gialla di Oslavia. Conferma il Sauvignon con una batteria ridotta a causa di questioni legali in corso al momento dell'assaggio su alcune aziende, per le quali si è preferito sospendere il giudizio. Chiudiamo con il vitigno più nobile: il Picolit ’08, nella splendida interpretazione di Adriano Gigante.

Ecco l'elenco dei Tre Bicchieri 

Braide Alte ’13 - Livon 
Collio Bianco Broy ’14 - Eugenio Collavini 
Collio Friulano ’14 - Russiz Superiore 
Collio Friulano ’14 - Schiopetto 
Collio Malvasia ’14 - Doro Princic 
Collio Malvasia ’14 -Ronco dei Tassi 
Collio Pinot Bianco ’14 - Castello di Spessa 
Collio Pinot Bianco ’14 - Franco Toros 
Collio Pinot Grigio ’14 - Branko 
Collio Ribolla Gialla di Oslavia Ris. ’11 - Primosic 
FCO Chardonnay Spìule ’13 - Tenuta di Angoris 
FCO Picolit ’08 - Adriano Gigante 
FCO Pinot Bianco ’14 - Torre Rosazza 
FCO Pinot Bianco Myò ’14 - Zorzettig 
FCO Rosso Sacrisassi ’13 - Le Due Terre 
FCO Sauvignon Zuc di Volpe ’14 Volpe Pasini 
Friuli Grave Pinot Bianco ’14 - Le Monde 
Friuli Isonzo Chardonnay Ciampagnis Vieris ’13 - Vie di Romans 
Friuli Isonzo Pinot Grigio Gris ’13 - Lis Neris 
Malvasia ’11 - Il Carpino 
Malvasia ’12 - Kante 
Ribolla Gialla ’07 - Gravner
Rosazzo Bianco ’13 - Ronchi di Manzano 
Vintage Tunina ’13 - Jermann

Il Latour a Civitella di Sergio Mottura alla prova del tempo.

Mi sono reso conto che era da qualche anno che non scrivevo più del Latour a Civitella di Sergio Mottura, un vino per anni molto amato dalla guide grazie ad un certo approccio enologicio e che oggi, grazie al cambiamento di una certa scuola di pensiero, sembra segnare il passo in favore del suo "fratellino" Poggio della Costa il quale, grazie ad un affinamento che evita l'uso del legno, risulta per molti critici ed appassionati molto più fulgido e territoriale.


Il Latour a Civitella, nonostante tutto, rimane un pregevole vino bianco italiano, non solo del Lazio, e per valutare quanto sia (stato) grande questo grechetto in purezza, che nasce dalla vinificazione delle cinque migliore parcelle dell'azienda, questa estate ci siamo ritrovati tutti a Civitella d'Agliano durante la manifestazione "Nelle Terre del Grechetto" dove, assieme alla istrionica guida di Sergio Mottura, abbiamo degustato 6 annate del vino in questione, dalla 2005 alla 2011. 

Sergio Mottura
Prima di stappare le bottiglie, il buon Mottura, per l'ennesima volta, ha voluto spiegare la genesi del nome del vino:"Ero a Berlino per i 90 anni di Robert Mondavi e l'evento era costellato di produttori francesi. Uno di questi, il borgognone Louis Fabrice Latour, assaggiò il Poggio della Costa e mi fece i complimenti per la personalità del grechetto che, probabilmente, non conosceva come vitigno. Mi suggerì, ovviamente, di farlo fermentare in fusti di rovere e, per questo, mi donò cinque fûts de chêne invitandomi a mandare da lui i miei enologi. Disse che mi avrebbe così regalato una generazione di esperienza. I risultati di questa amicizia sono sotto i vostri occhi...".

Sergio Mottura - Latour a Civitella 2005: è una passeggiata all'interno di un campo agricolo arso dal sole dove puoi sentire nettamente l'odore della paglia e della macchia mediterranea. Frutta e sentori vanigliati, che ancora sono presenti, sono solo un corollario. Sorso sapido ed impetuoso per un grechetto in cui l'impronta borgognona è ancora vivida.


Sergio Mottura - Latour a Civitella 2006: rispetto al precedente ha una minore complessità ma, al tempo stesso, guadagna punti sul mio personale tabellino grazie ad una maggiore acidità che regalo un sorso molto diretto e scalpitante. Piccolo grande cavallo di razza che il tempo non riuscirà a replicare.


Sergio Mottura - Latour a Civitella 2007: l'annata calda regala un vino di grande struttura e personalità che, alla cieca e con i bicchieri neri, potrebbe tranquillamente essere scambiato con un vino rosso. La morbidezza e il grado alcolico, siamo attorno ai 14°, impongono una sodalizio gastronomico che faccia rima con fungo porcino.


Sergio Mottura - Latour a Civitella 2009: ho sempre amato questa annata di Latour a Civitella e, riassaggiare questo grechetto dopo qualche anno, non ha fatto altro che confermare per l'ennesima volta le mie impressioni positive. E' un bianco che per la prima volta abbraccia decisamente il suo territorio vulcanico donando, oltre alle consuete note di frutta gialla, fieno e noce, anche decise note di mineralità che col tempo, ossigenandosi il vino, si trasformano in sensazioni fumè. Sorso elegante, deciso, sapidissimo. 


Sergio Mottura - Latour a Civitella 2010: rispetto al precedente siamo un passo indietro perchè se è vero il vino mantiene una buona complessità grazie anche ad un deciso apporto floreale, è anche vero che bevendolo ti manca quell'affondo finale e quella persistenza che, con caratteristiche alterne, solitamente ho trovate nelle altre annate. Piccole imprecisioni che solo un rompipalle come me può sottolineare....


Sergio Mottura - Latour a Civitella 2011: prima annata in cui sento un apporto del legno quasi del tutto inesistente. A fronte di questo il vino risulta schiuso, empatico, dotato di grande corredo fruttato dove la svolta "esotica" è più evidente rispetto agli altri millesimi degustati. Macchia mediterranea, fiori gialli e un tocco di mineralità sono le altre sensazioni aromatiche. Sorso brioso, di impatto, con una scia minerale e sapida nel finale che invita di nuovo alla beva entra pochi secondi. Promettente.


Ah, abbiamo avuto anche un fuori programma ovvero il Latour a Civitella 2002 che, grazie all'apporto di uva leggermente botrizzata, rappresenta una sorta di quadro boteriano all'interno della cantina dei Mottura. 


Alla prossima e, se potete, andate a visitare Civitella d'Agliano che è un piccolo gioiello ancora poco conosciuto nel Lazio.


Tre Bicchieri Campania 2016 Gambero Rosso

Dalle vigne a 700 metri di quota sull’Appennino a quelle a strapiombo della Costa d’Amalfi, passando per i terroir vulcanici del Vesuvio e di Roccamonfina fino alle sabbie vulcaniche dei Campi Flegrei, poche altre terre offrono una simile ricchezza di situazioni vocate. E poi le uve: l’aristocratico fiano, il greco con la sua ricchezza, la falanghina, la biancolella delle isole dal fascino mediterraneo, e poi tra i rossi l’aglianico, il per’ ’e palummo, e infine il pallagrello bianco e nero e il rosso casavecchia, che hanno segnato la rinascita del Casertano. Se non basta questo a delineare un panorama in pieno fermento, si aggiunga l'avvicendamento sul podio di aziende vecchie e nuove. Ben 50 i vini in finale, con 20 che hanno raggiunto il vertice dei Tre Bicchieri.


Una volta era solo l’Avellinese il riferimento per la produzione di qualità, oggi però è affiancato stabilmente dalle altre zone, anche se detiene quasi la metà dei premi assegnati: Fiano d’Avellino (quattro premi, di cui due del 2013), Greco di Tufo (anche qui due dei quattro premiati sono 2013) e Taurasi (due vini). Poi c'è il Sannio, con quattro ottimi bianchi a base di falanghina, eccellente nelle ultime vendemmie, che regala vini dal bel nerbo acido, sapidi e particolarmente convenienti. E infatti il premio per il Miglior Rapporto Qualità Prezzo per questa guida va al Sannio Falanghina Svelato ’14 (buona annata per i bianchi del Sannio).

Tanti consensi e tre premi per i vini della Costa d’Amalfi, che vanno a Raffaele Palma, Marisa Cuomo e a Tenuta San Francesco, che entra così nel gotha dell’enologia campana, insieme all’avellinese Fonzone e alla sannita Torre a Oriente. Cresce anche il Casertano: tre premi ad aziende ormai consolidate, con due Pallagrello ’13, e, per i rossi, il Terra di Lavoro 2013 di Galardi.

Chiudiamo con un bianco da uve fiano, da una vigna a quasi 600 metri nel parco nazionale del Cilento, il Pian di Stio ‘13 di San Salvatore.

Ecco l'elenco dei Tre Bicchieri 

Costa d’Amalfi Bianco Per Eva ’13 - Tenuta San Francesco
Costa d’Amalfi Bianco Puntacroce ’14 - Raffaele Palma 
Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva ’14 - Marisa Cuomo 
Fiano di Avellino ’14 - Colli di Lapio 
Fiano di Avellino ’13 - Rocca del Principe 
Fiano di Avellino 22 ’13 - Villa Raiano 
Fiano di Avellino Clos d’Haut ’13 - Villa Diamante 
Greco di Tufo ’13 - Fonzone 
Greco di Tufo ’14 - Pietracupa 
Greco di Tufo Claudio Quarta ’13 - Sanpaolo Magistravini di Claudio Quarta
Greco di Tufo V. Cicogna ’14 - Benito Ferrara 
Le Sèrole Pallagrello Bianco ’13 - Terre del Principe 
Pallagrello Bianco Caiatì Morrone ’13 - Alois 
Pian di Stio ’14 - San Salvatore 
Sannio Falanghina Biancuzita ’12 - Torre a Oriente 
Sannio Falanghina Janare ’14 - La Guardiense 
Sannio Falanghina Svelato ’14 - Terre Stregate 
Sannio Taburno Falanghina ’14 - Fontanavecchia 
Taurasi ’10 - Contrade di Taurasi 
Taurasi ’07 - Perillo 
Terra di Lavoro ’13 - Galardi

Brut Sec Demy Out Style 2001 di Casa Caterina - Il VINerdì di Garantito IGP


E’ qui la festa? E sì, quando hai a che fare con Casa Caterina di Aurelio ed Emilio Del Bono è davvero festa. Il Franciacorta che non è Franciacorta, o forse lo è, più di altri…


Non importa, questo è un vino irripetibile, Blanc de Noir dieci anni sui lieviti, da sorseggiare con chi ami o con gli amici più cari, è uno dei pochi in grado di cambiarti, in positivo, la giornata.

Le Eccellenze de L'Espresso per la guida I Vini d'Italia 2016


VALLE D’AOSTA
18 Valle d‘Aosta Blanc de Morgex et de la Salle Le Sette Scalinate 2014 Pavese Ermes
18.5 Valle d‘Aosta Syrah 2013 Rosset
18.5 Valle d’Aosta Torrette Superiore 2013 Ottin Elio
18 Valle d’Aosta Cornalin 2013 Rosset
18 Valle d’Aosta Fumin 2013 Feudo di San Maurizio
18 Valle d‘Aosta Fumin 2013 Ottin Elio

PIEMONTE
18 Colli Torlonesi Timorasso Derthona 2013 La Colombera – Semino Pier Carlo
18 Erbaluce di Caluso Le Chiusure 2014 Favaro – Le Chiusure
18 Gavi del comune di Gavi 2014 Martinetti Franco M.
18 Langhe Riesling Petracine 2014 Vajra G. D.
18 Langhe Riesling Hérzu 2013 Germano Ettore
20 Barolo 2011 Mascarello Bartolo
19.5 Barbaresco Pajé Vecchie Viti 2010 Roagna
19.5 Barolo Monprivato Cà d’Morissio Riserva 2008 Mascarello Giuseppe e Figlio
19.5 Barolo Riserva Monfortino 2008 Conterno Giacomo
19 Barbaresco Asili Vecchie Viti 2010 Roagna
19 Barbaresco Crichet Pajé 2006 Roagna
19 Barolo Falletto di Serralunga d’Alba 2011 Giacosa Bruno
19 Barolo Monprivato in Castiglione Falletto 2010 Mascarello Giuseppe e Figlio
19 Barolo Riserva Bussia Vigna Colonnello 2009 Prunotto
18.5 Barbaresco 2012 Prunotto
18.5 Barbaresco Montefico Vecchie Viti 2010 Roagna
18.5 Barbaresco Pajoré 2012 Sottimano
18.5 Barbaresco Riserva Rabajà 2008 Cortese Giuseppe
18.5 Barolo Bussia 2011 Prunotto
18.5 Barolo Bussia Dardi Le Rose 2011 Poderi Colla
18.5 Barolo Monvigliero 2011 Alessandria Fratelli
18.5 Barolo Riserva Lazzarito 2009 Germano Ettore
18.5 Barolo Villero in Castiglione Falietto 2010 Mascarello Giuseppe e Figlio
18.5 Carema Etichetta Bianca 2011 Ferrando e C.
18.5 Gattinara Osso San Grato 2011 Antoniolo
18.5 Lessona 2011 La Prevostura
18 Barolo Brunate 2011 Marcarini
18 Barbaresco Asili di Barbaresco 2012 Giacosa Bruno
18 Barbaresco Martinenga 2012 Cisa Asinari
18 Barbaresco Montersino 2012 Rocca Albino
18 Barbera d‘Alba Cascina Francia 2013 Conterno Giacomo
18 Barbera d‘Asti Bricco della Bigotta 2013 Braida
18 Barbera d’Asti Superiore La Bogliona 2012 Scarpa – Antica Casa Vinicola
18 Barbera d‘Asti Superiore Nizza La Luna e i Falò 2013 Vite Colte
18 Barolo Brunate 2011 Rinaldi Francesco e Figli
18 Barolo Bussia 2011 Barale Fratelli
18 Barolo Cascina Francia 2011 Conterno Giacomo
18 Barolo Cerretta 2011 Rosso Giovanni
18 Barolo Garblèt Sue’ 2011 Brovia Fratelli
18 Barolo Riserva Vigna Elena 2009 Cogno Elvio
18 Barolo Riserva Vigna Rionda 2009 Massolino
18 Barolo Rocche di Castiglione 2011 Brovia Fratelli
18 Barolo San Lorenzo di Verduno 2011 Alessandria Fratelli
18 Barolo Tre Tine 2011 Rinaldi Giuseppe
18 Barolo Vigna del Gris 2011 Conterno Fantino
18 Barolo Villero 2011 Fenocchio Giacomo
18 Barolo Villero 2011 Oddero
18 Carema 2012 Produttori Nebbiolo di Carema
18 Colli Tortonesi Rosso Monleale 2011 Vigneti Massa
18 Dogliani San Luigi 2014 Pecchenino Fratelli

LIGURIA
18 Riviera Ligure di Ponente Pigato 2014 Cascina delle Terre Rosse
18 Rossese di Dolceacqua Bricco Arcagna 2013 Terre Bianche

LOMBARDIA
18 Brera 2014 Tenuta il Bosco
18.5 Oltrepò Pavese Buttafuoco Bricco Riva Bianca 2011 Picchioni Andrea
18.5 Valtellina Superiore Riserva 2012 Dirupi
18 Barbacarlo 2013 Barbacarlo
18 Sforzato di Valtellina Ronco del Picchio 2011 Fay Sandro
18 Valtellina Superiore Sassella 2010 Fojanini – La Castellina
18.5 Franciacorta Riserva Brut Cuvée Annamaria Clementi 2006 Ca’ del Bosco
18 Franciacorta Extra Brut Pas Operé 2008 Bellavista
18 Franciacorta Satèn 2011 Barone Pizzini

TRENTINO
18 L’Altro Manzoni 2013 La Vis
18.5 Sgarzon 2013 Foradori
18 Esegesi 2011 Rosi Eugenio
18 Morei 2013 Foradori
18 San Leonardo 2010 San Leonardo
18 Trento Brut Perlé Metodo Classico 2009 Ferrari

ALTO ADIGE
18.5 Alto Adige Sauvignon Voglar 2013 Dipoli
18.5 Alto Adige Valle Venosta Riesling Castel Juval Windbichel 2013 Unterortl – Aurich
18 Alto Adige Gewurztraminer Lunare 2013 Terlano
18 Alto Adige Pinot Bianco Mediaevum 2014 Gumphof
18 Alto Adige Pinot Bianco Vial 2014 Kaltern
18 Alto Adige Riesling Berg 2014 Niedrist Ignaz
18 Alto Adige Valle lsarco Kerner 2014 Strasserhof
18 Alto Adige Valle lsarco Riesling Kaiton 2014 Kuen Hof
18 Alto Adige Valle lsarco Sylvaner Lahner 2014 Taschlerhof
18 Enosi 2013 Baron Di Pauli
18 Feldmarschall 2013 Tiefenbrunner
18 Pulsar Profil
18.5 Alto Adige Gewurztraminer Vendemmia Tardiva Terminum 2012 Tramin
18.5 Elda 2011 Nusserhof
18.5 Gran Lareyn 2013 Loacker Schwarhof
18 Alto Adige Lagrein Riserva 2012 Mayr Josephus – Unterganzner
18 Alto Adige Spumante Brut Riserva Comitissa Metodo Classico 2010 Martini Lorenz
18 Alto Adige Spumante Pas Dosé Millesimato Metodo Classico 2011 Haderburg

VENETO
18.5 Soave Classico Calvarino 2013 Pieropan Leonildo
18 Breganze Vespaiolo Vignasilan 2012 Contrà Soarda
18 Massi Fitti 2012 Suavia
18 Soave Classico Munte Carbonare 2013 Suavia
18 Soave Classico Monte Fiorentine 2014 Ca’ Rugate
18 Soave Classico Monte Sella 2012 Le Mandolare
18 Colli Euganei Fior d’Arancio Passito Donna Daria 2013 Conie Emo Capodilista
18 Recioto della Valpolicella Classico 2010 Zenato
18,5 Valpolicella Superiore Ripasso Campi Magri 2012 Corte Sant’Alda
18 Amarone della Valpolicella Classico 2010 Monte Dall’Ora
18 Amarone della Valpolicella Classico Risenva Fracastoro 2006 Villabella
18 Harlequin 2008 Zymè

FRIULI VENEZIA GIULIA
18.5 Collio Malvasia 2014 Picech Roberto
18.5 Collio Malvasia Vigna 80 anni 2014 I Clivi
18 Collio Friulano 2014 Colle Duga
18 Collio Malvasia 2014 Raccaro Dario
18 Kai 2011 Paraschos
18.5 Colli Orientali del Friuli Picolit 2013 Sara Marco
18.5 Colli Orientali del Friuli Refosco dal peduncolo rosso Morus Nigra 2013 Vignai da Duline
18.5 Colli Orientali del Friuli Schioppettino di Prepotto 2012 Petrussa
18 Colli Orientali del Friuli Rosso Sacrisassi 2013 Le Due Terre
18 Terrano 2012 Skerlj

EMILIA ROMAGNA
18 Persefone 2013 Vigne dei Boschi
18.5 Albana di Romagna Passito Riserva AR 2010 Zerbina
18.5 Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno 2005 Lusignani Alberto
18 GS Sangiovese 2012 Costa Archi
18 Romagna Sangiovese Superiore Godenza 2013 Noelia Ricci
18 Metodo Classico Il Mattaglio Blanc de Blancs 2010 Cantina della Volta

TOSCANA
18 Vernaccia di San Gimignano Campo della Pieve 2013 ll Colombaio di Santa Chiara
18 Vernaccia di San Gimignano Montenidoli Fiore 2013 Montenidoli
18 Vernaccia di San Gimignano Sanice 2012 Cesani Vincenzo
19 Vin Santo del Chianti Classico 1998 Castell’in Villa
18.5 Sanpetrolo 2005 Petrolo
18.5 Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice 2000 Avignonesi
18 Vin Santo del Chianti Classico 2006 Rocca di Montegrossi
18 Cristino 2014 La Piana
19 Brunello di Montalcino 2010 Salvioni
19 Brunello di Montalcino 2010 Talenti
19 Brunello di Montalcino Riserva 2009 Stella di Campalto
19 Alceo 2011 Rampolla
18.5 Bolgheri Sassicaia 2012 San Guido
18.5 Brunello di Montalcino 2010 Sesti
18.5 Brunello di Montalcino Colleoni 2010 Santa Maria
18.5 Brunello di Montalcino Le Potazzine 2010 Gorelli – Le Potazzine
18.5 Brunello di Montalcino Riserva 2009 Sesta
18.5 Carmignano Riserva Piaggia 2012 Piaggia
18.5 Cavalli – Tenuta degli Dei 2012 Degli Dei
18.5 Chianti Classico 2013 lsole e Olena
18.5 Cortona Syrah Apice 2011 Amerighi Stefano
18.5 Il Caberlot 2012 Il Carnasciale
18.5 Solaia 2012 Antinori
18.5 Vino Nubile di Montepulciano Nocio dei Boscarelli 2011 Boscarelli
18 Brunello di Montalcino 2010 Brunelli Gianni – Le Chiuse di Sotto
18 Brunello di Montalcino 2010 Costanti
18 Brunello di Montalcino 2010 Fattoi Ofelio & Figli
18 Brunello di Montalcino Giobi 2010 La Fortuna
18 Brunello di Montalcino Ugolaia 2009 Lisini
18 Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2010 Le Ragnaie
18 Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2010 Mastrojanni
18 Chianti Classico 2013 Riecine
18 Chianti Classico 2013 Rocca di Castagnoli
18 Chianti Classico Gran Selezione Vigneto Bellavista 2011 Ama
18 Chianti Classico Gran Selezione Villa Bastignano 2012 Villa Calcinaia
18 Chianti Classico Riserva 2011 Lamole di Lamole
18 Chianti Classico Riserva 2011 S. Martino
18 Chianti Classico Riserva ll Poggio 2010 Monsanto
18 Chianti Classico Vigna Cavarchione 2013 Istine
18 Melograno 2013 Podere Concori
18 Morellino di Scansano Riserva Calestaia 2011 Roccapesta
18 Numero Otto 2013 Castelvecchio – Rocchi
18 Palazzi 2013 Trinoro
18 Paleo Rosso 2012 Le Macchiole
18 Rosso di Montalcino 2011 Biondi Santi
18 Rosso di Montalcino 2012 Poggio di Sotto
18 Terre di Pisa Nambrot 2012 Ghizzano
18 Vino Nobile di Montepulciano Simposio 2010 Trerose

MARCHE
19 Gli Eremi 2013 La Distesa
18.5 Falerio Pecorino Onirocep 2014 Pantaleone
18.5 Offida Pecorino Fiobbo 2013 Aurora
18 Offida Pecorino Pistillo 2013 Poderi San Lazzaro
18 Verdiochio dei Castelli di Jesi Classico Ris. Passo Lento 2013 La Marca di San Michele
18 Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Villa Bucci 2013 Bucci
18 Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Rincrocca 2013 La Staffa

UMBRIA
18 Vinsanto 2011 La Palazzola
18 Lautizio 2014 Collecapretta
18 Montefalco Sagrantino 2011 Romanelli
18 Montefalco Sagrantino Colleallodole 2011 Antano Milziade
18 Torgiano Rosso Riserva Rubesco Vigna Monticchio 2010 Lungarotti
18.5 Brut Metodo Ancestrale 2011 La Palazzola

LAZIO
18 Cesanese del Piglio Superiore Civitella 2013 Macciocca
18 Rosso Le Coste sul Lago
18 Bellone Spumante Brut 2013 Omina Romana

ABRUZZO E MOLISE
18.5 Trebbiano d’Abruzzo 2012 Valentini
18.5 Tauma 2014 Pettinella
18 Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo 2014 Valentini
18 Montepulciano d’Abruzzo Prologo 2013 De Fermo
18 Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2010 Praesidium

CAMPANIA
18 Fiano di Avellino 2013 Rocca del Principe
18 Fiano di Avellino 2014 Pietracupa
18 Fiano di Avellino Aipierti 2014 Vadiaperti
18 Greco di Tufo 2014 Pietracupa
18 Greco di Tufo Torrefavale 2013 Cantine dell’Angelo
18 Campi Flegrei Pèr’e Palumm Vigna delle Volpi 2013 Agnanum
18 Sphaeranera 2013 I Cacciagalli
18 Taurasi 2007 Perillo
18 Taurasi 2010 Pietracupa

PUGLIA
18.5 Capoposto 2013 Longo Alberto
18.5 Primitivo di Manduria Es 2013 Fino Gianfranco
18 Maccone Rosso 2013 Angiuli Donato
18 Primitivo di Gioia del Colle Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2012 Chiaromonte Nicola
18 Salice Salentino Riserva Torre Saracena 2012 Resta
18 Volere Volare 2012 Pietraventosa

BASILICATA
18.5 Aglianico del Vulture Etichetta Bianca 2013 Musto Carmelitano

CALABRIA
18 Cirò Rosso Classico 2012 ‘A Vita

SICILIA
18 Etna Bianca A’Puddara 2013 Fessina
18 Grappoli del Grillo 2013 De Bartoli Marco
18 Sicilia Catarratto Antisa 2014 Tasca d’Almerita
19 Marsala Vergine Baglio Florio 2002 Florio
19 Marsala Vergine Riserva 1988 De Bartoli Marco
18.5 Contrada “R” Rampante 2013 Passopisciaro
18.5 Etna Rosso San Nicolò Contrada Monte 2013 Biondi
18 Etna Rosso 2011 Valcerasa
18 Faro 2013 Bonavita
18 Noto Nero d’Avola 2013 Marabino
18 SP 68 Rosso 2014 Occhipinti Arianna

SARDEGNA
18.5 Malvasia di Bosa 2011 Columbu
18.5 Malvasia di Bosa 2013 Porcu F.lli
18.5 Vernaccia di Oristano Antico Gregori – Contini Attilio
18.5 Barrua 2012 Punica
18 Cannonau di Sardegna 2014 Pusole
18 Cannonau di Sardegna Barrosu Risenva Franzisca 2013 Montisci
18 Cannonau di Sardegna Mamuthone 2012 Sedilesu

Il Colonnello Aldo Conterno - Garantito IGP


Era il 30 maggio 2012, sono passati tre anni dalla scomparsa di Aldo Conterno, uno dei grandi uomini di Langa, vignaiolo al cento per cento, terza generazione di una famiglia che ha contribuito in modo fondamentale alla storia del Barolo.
Fu suo nonno Giovanni il primo ad imbottigliarlo e venderlo, alla fine degli anni Venti. A lui seguì il figlio Giacomo e poi Aldo, che con il fratello Giovanni iniziò a dedicarsi all’attività aziendale a partire dal 1961, per poi separarsi e fondare la Poderi Aldo Conterno. La dinastia ha proseguito il suo ruolo attraverso i figli Giacomo, Stefano e Franco che lo hanno affiancato già da qualche tempo.
I suoi Barolo, provenienti dai pregiati cru Cicala, Colonnello e Romirasco in Bussia, hanno segnato un’epoca e fatto da punto di riferimento. Chi h avuto modo di visitare la sua azienda e dimora, non l’avrà certo dimenticata, quando ci si appresta a raggiungere Monforte non si può fare a meno di notarla: nulla di estremo, sia chiaro, ma per dimensioni e stile (quasi d’oltralpe), non può passare inosservato.
Personaggio sobrio e consapevole, pur ottenendo riconoscimenti e successi, Aldo ha sempre preferito porre dei limiti alla sua proprietà, evitando di ingrandirsi per seguire sempre con attenzione i propri 25 ettari di vigna, così come ha avuto uno stile rigoroso e tradizionale, prediligendo le classiche grandi botti di rovere per maturare i propri gioielli.

Poderi Aldo Conterno
Il mondo frenetico in cui viviamo ci fa a volte dimenticare, o quantomeno trascurare coloro che hanno rappresentato la cultura e le tradizioni dei nostri predecessori, si guarda avanti, del resto ogni giorno nascono nuove realtà, spesso interessanti, e diventa improbo occuparsi di tutti, decine e decine di migliaia di aziende che costituiscono le fondamenta del vino italiano. Neanche le guide, dedicate specificatamente, ogni anno, a raccontare tutto il meglio della produzione vinicola, non possono mostrare che una piccola parte dell’immenso patrimonio enoico di cui disponiamo.

Parte della vigna Colonnello (in rosso) all’interno della Bussia
Per tutte queste ragioni provo una particolare emozione a raccontarvi del Barolo Bussia Colonnello 2004, vino che ho apprezzato particolarmente. Apro una parentesi: durante le anteprime ad Alba organizzate dall’Albeisa negli ultimi dieci anni (Alba Wines Exhibition prima e Nebbiolo Prima poi) questo vino è stato quasi sempre presente con giudizi un po’ altalenanti, più volte mi sono confrontato con colleghi che mi dicevano di non essere mai del tutto soddisfatti del risultato. Può darsi che al momento delle anteprime fosse ancora troppo giovane, o magari è cambiato qualcosa in azienda, fatto sta che non tutti lo hanno apprezzato. Personalmente ho avuto qualche perplessità anche io, ma con il passare degli anni ho avuto la netta sensazione di un progressivo recupero del suo splendore.


L’annata 2004 è certamente fra quelle che mi hanno maggiormente convinto, forte anche di un millesimo generoso, di quelli che si vorrebbe avere molto spesso. Gli anni passati in bottiglia poi, lo hanno ulteriormente equilibrato permettendogli di mostrare tutta la sua classe: colore granato classico, profumi di rosa, ciliegia, cipria, scorza d’arancia candita, liquirizia, sbuffi d’incenso e cenni al goudron, china. All’assaggio mette in chiaro che il suo percorso è appena iniziato, ha tannino ben rifinito, notevole profondità e una freschezza rassicurante, lungo e complesso il finale, con un futuro sicuramente in salita. Un bell’esempio da una delle migliori vigne della Bussia.